ANSON & DEELEY – Storia

L’IMPIANTO MECCANICO ANSON & DEELEY – LA RIVOLUZIONE GENIALE

di Dr. Marco Sebastiano Scipioni,

scrittore, giornalista e grande esperto di armi fini

 

La meccanica Anson & Deeley per doppiette nasce nel 1875 col brevetto n° 1756, all’interno della fabbrica Westley & Richards, che allora era una delle due o tre più grandi ed importanti fabbriche d’armi sportive della Gran Bretagna e quindi del mondo. La Gran Bretagna aveva infatti in quell’epoca di gran lunga l’industria più grande ed avanzata del pianeta. Fino a quel fatidico 1875 gli armaioli avevano studiato decine e decine di azioni, tutte nate dal desiderio di assecondare la moda che chiedeva qualcosa di nuovo, con l’eliminazione dei cani esterni. La realizzazione, nata perfetta e frutto del genio di William Anson, capo-officina e di John Deeley, Presidente della Westley Richards, spazzò via in un colpo solo tutte le azioni precedenti, e costituì una vera e propria rivoluzione epocale. La meccanica era formata da pochi robustissimi pezzi, tutti alloggiati dentro la bascula (e quindi protetti da umidità e sporcizia) e inoltre l’armamento dei cani avveniva con l’apertura e l’abbassarsi delle canne, cosa che consentiva una leva ed un vantaggio meccanico enorme. Adesso sembra scontato e nessuno ci pensa, ma l’armamento ottenuto mediante il movimento delle canne è stata la soluzione definitiva, adottata poi da tutti i modelli di fucile che si sono succeduti nell’arco di quasi 150 anni, tranne rarissime eccezioni. Le leve di armamento alloggiate nella bascula, che con i loro “becchi” anteriori sporgenti interagiscono con le apposite cavità presenti nella croce dell’astina, sono elementi essenziali di praticamente tutte le doppiette, anche di quelle ad acciarini laterali. Infatti tutte le azioni con acciarini laterali che conosciamo oggi sono nate anni dopo e hanno tutte copiato questo concetto di armamento.

 

   

Esploso delle prime meccaniche interne Anson & Deeley

Da quel lontano 1875 la Anson& Deeley è stata l’azione “standard” della doppietta da caccia, replicata in milioni e milioni di esemplari dalle fabbriche di tutto il mondo. La meccanica con acciarini su cartelle laterali (quella che con colpevole approssimazione in Italia chiamiamo “tipo Holland & Holland”), che nella sua versione più comune (quella della Holland appunto) alla fin fine concettualmente altro non è che un acciarino a cani esterni con il cane portato all’interno, con in più la stanghetta di sicurezza e le leve d’armamento copiate dall’Anson & Deeley, da quel momento in poi costituirà un segmento di nicchia, molto elitario e numericamente limitato,  in pratica  utilizzato soprattutto nel tiro al piccione e nelle esclusive cacce in battuta, dove si utilizzavano coppie di doppiette gemelle, costruite su misura per il fortunato proprietario.

 

Vista laterale di una bascula con meccanismo tipo Anson & Deeley

 

Tutto il resto del mercato era dominio assoluto delle Anson & Deeley, di cui William Wellington Greener aveva prodotto una sua particolare variante. Una raffinatissima versione è quella a batterie smontabili a mano, sempre introdotta dalla Westley Richards, e che secondo me è un gioiello assoluto di classe e funzionalità. Parlando anni fa con il compianto Gianoberto Lupi, grandissimo esperto e scrittore al quale dobbiamo i migliori e più tecnicamente precisi libri scritti in italiano sulle armi da caccia, mi confidò che , dopo aver esaminato negli anni centinaia di diversi modelli di doppietta, secondo lui una delle  due migliori,  più perfette e da lui preferite era  la Westley Richards con le batterie smontabili a mano.

 

Le classiche batterie estraibili di Westley & Richards “Dropblock”

 

Il mio più sincero plauso va pertanto a Fabio Piotti, che con grande acume armiero ne ha recentemente proposto una moderna versione, provvista oltretutto della stanghetta di sicurezza. Il funzionamento dell’azione Anson & Deeley è semplicissimo e basta una foto con lo spaccato della bascula per capirne subito il funzionamento. Bisogna poi sottolineare che tutti i moderni sovrapposti non ad acciarini laterali hanno una meccanica di derivazione Anson. Siccome ovviamente dentro la bascula di un sovrapposto non c’è lo spazio per la batteria, ecco che gli armaioli tedeschi nei primi anni del 1900 l’hanno spostata indietro e collocata sopra la piastra dei grilletti, battezzandolo “sistema Blitz” (lampo in tedesco). Variamente interpretato, è alla base dei sovrapposti di serie moderni. Per finire, una digressione per sottolineare l’enorme importanza che la Westley Richards ha avuto nello sviluppo del moderno fucile da cacci a due canne.

 

Dropblock modello Fabio dei Flli. Piotti

 

I due più utilizzati sistemi di unione dell’astina alle canne sono tutti e due brevetti della Casa: quello “a pulsante” è un brevetto di W. Anson del 1872 e quello “a levetta e scodellino” (tipo Beretta SO per capirci) è un brevetto di Deeley & Edge del 1873. A un altro Direttore della Westley Richards, Leslie Taylor, dobbiamo poi il primo monogrilletto selettivo della storia, brevettato nel lontano 1887, mentre all’onnipresente William Anson dobbiamo la moderna sicura situata sul dorso, perfezionata con svariati brevetti nel corso di più anni. In conclusione, non dobbiamo assolutamente guardare ad una doppietta sistema Anson come ad una “parente povera“ di una con sistema tipo Holland.

 

Vista dei particolari meccanici che compongono un Dropblock

 

Sono due cose diverse e se qualcuno è alla ricerca di una doppietta da caccia leggera ed equilibrata, che “viene” alla spalla benissimo grazie alle sue masse tutte concentrate al centro del fucile e che in più resiste benissimo all’acqua e all’umidità che si possono facilmente incontrare durante la caccia, allora la sua scelta dovrebbe cadere su di una doppietta tipo Anson & Deeley. E’ comunque da tenere ben presente che quanto detto vale per la “vera” azione Anson & Deeley, che al giorno d’oggi è costruita nella sua forma originale solo da pochissime Ditte, fra le quali primeggia la Piotti, e che poi tutto alla fine si gioca sulla qualità  complessiva, sia sotto i profilo dei materiali usati sia sotto quello della costruzione dei singoli componenti, del montaggio e della finitura.

 

Modello BSEE lusso con batterie tipo Anson & Deeley dei Flli. Piotti